Territorio

    Lunedì, 18 Febbraio 2013 09:58

    Orti Urbani e territorio

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    L'orto urbano, un ritorno al passato? No, una risposta intelligente ed ecosostenibile, contro l'inquinamento nelle città, contro la crisi, educando il cittadino ad utilizzare il verde.Gli orti urbani si stanno diffondendo sui terrazzi dei palazzi, nel cuore delle città, nelle periferie, coltivazione a Km0 all'interno della città.

    Orto Urbano, Plumè Fontaine

    Un esempio per la città di Torino è Miraorti, un progetto nato nell'ottobre del 2010, in occasione della riqualificazione urbanistico-ambientale dell'area tra il torrenteSangone e il quartiere di Mirafiori sud, affrontare le trasformazioni contemporanee attraverso una collaborazione e comunicazione tra gli "attori sociali", i cittadini e le istituzioni che operano insieme in un contesto in via di trasformazione.http://www.miraorti.com

    Orti Didattici, MiraOrti

    Bonificare e riqualificare aree, ha reso il territorio una risorsa per il cittadino, creando nuove realtà:

    • orti didattici, per le scuole
    • orti spontanei, gestione dell'orto collettivo
    • orti regolamentati, riqualificazione degli spazi comuni

    La differenzazione delle tipologie di orti e le categorie di persone interessate, creano luoghi didattici, del sapere, della formazione, "piazze" sociali, come nuovi luoghi di incontro e condivisione. Gli orti urbani sono uno strumento di sviluppo sociale utilissimo, terapeutico e pedagogico, di formazione ed educazione del rispetto dell'ambiente e del territorio. L'orticoltura urbana e una delle soluzioni per i problemi alimentari ed ecologici, la gestione del verde urbano in modo alternativo, un modo di vivere nuovo del cittadino a contatto con la terra e la natura.

    La cementificazione negli ultimi vent'anni ha eliminato oltre 7.500 ettari di terreni agricoli nella provincia di Torino, il censimento delle aree e dei fabbricati è stato la base del progetto TOCC (Torino Città da coltivare) dando il via alla possibilità di molteplici iniziative legate agli orti urbani, a sostegno anche dell'integrazione multiculturale, delle attività ricreative e formative per i disabili (agricoltura sociale).

    L' orticoltura urbana individuale o collettiva, sono coltivazioni sostenibili, legate al concetto di "catena corta", molte aree della città, dal quartiere Falchera (Centro di Cultura per l'Educazione all'Ambiente e all'Agricoltura Cascina Falchera), alla Barriera di Milano (con il progetto Giardinieri di Barriera), al Parco dell'Arrivore (zona Colletta), fino agli orti urbani coltivati e gestiti autonomamente dagli studenti dell'Università.

    I comuni nella cintura di Torino, Villastellone, Nichelino, Chieri, hanno realizzato orti urbani, dando la possibilità a famiglie ed anziani con problemi economici, di poter usufruire dei prodotti coltivati.

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