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    Lunedì, 15 Luglio 2013 15:29

    La mia chitarra suona il rock

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    La mia chitarra suona il rock, Asti -

    Presentazione del libro "La mia chitarra suona il rock" di Luciano Boero

     

     

     

    Il 20 luglio 2013, Asti -

     

    Un incontro, presso la Casa del Popolo di Asti, sabato 20 luglio, a partire dalle ore 20, in prima serata, per anticipare i concerti che riempiranno di musica la città. Presentazione del libro "La mia chitarra suona il rock"  (Edizioni Araba Fenice) di Luciano Boero, bassista della "Locanda delle Fate"

     

    Programma:

    • ore 21, presentazione libro e conversazione con Giuseppe Vitello
    • ore 21.30, Mini concerto “Gli Scoiattoli”
    • ore 22, discussione con degustazione Passito di Moscato "Sol" gentilmente offerto dal produttore Ezio Cerruti di Castiglion Tinella

     

     

    Gli anni '60 segnarono un profondo cambiamento nel mondo giovanile, furono gli anni della presa di coscienza, delle ribellioni e delle contestazioni. Motore del cambiamento, quindi non solo la colonna sonora, fu la musica nuova che arrivava d'oltremanica. Il libro "La mia chitarra suona il rock" è un tuffo in quei mitici anni, raccontati dal di "dentro", così come apparivano agli occhi di un ragazzino appartenente al complesso musicale albese "Gli Scoiattoli", una delle infinite "boy band" che verso la metà degli anni '60 spuntarono un po' dappertutto sulla scia del fenomeno musicale e di costume innescato dai Beatles e dai Rolling Stones.

     

    Nel libro si parla dell'era del Beat: l'epoca del "casco d'oro" di Caterina Caselli, della minigonna di Mary Quant , del nuovo modello femminile proposto dall'anoressica modella Twiggy, dei ragazzi zazzeruti fasciati in vestiti attillati, giacche corte e pantaloni "a sigaretta", con ai piedi gli stivaletti alla Beatles e con in testa il berretto alla John Lennon.

     

     

    Alba, città fulcro della narrazione, non fu esente da questa nuova cultura che si stava diffondendo nel mondo facendo proseliti a ritmo esponenziale. Quel che traspare da questo libro è però un microcosmo sovrapponibile ad infinite altre città più o meno con le stesse situazioni, in Piemonte se non addirittura in tutta Italia.

    Suonare in una "boy band" voleva dire acquisire una discreta popolarità tra i propri coetanei, specialmente nei confronti del "giovine gentil sesso". Ovunque c'erano frotte di ragazzine disposte a fare carte false per "accaparrarsi" l'uno o l'altro degli zazzeruti musicisti in circolazione. Gli Scoiattoli , nel loro piccolo, non fecero eccezione... All'inizio, non tutti "gli adulti" tolleravano però le chiome fluenti dei capelloni, anzi, questi ultimi erano spesso oggetto di battutine molto sarcastiche.

      

     

    Il mondo stava repentinamente cambiando, stavano arrivando gli Hippies e il mondo del Beat, si stava trasformando nel movimento non violento dei "Figli dei Fiori", con un credo che andava all'opposto rispetto al modello imperialista americano che alimentava la guerra in Vietnam. Erano i vagiti di quella rivolta giovanile che sarebbe poi culminata negli scontri di piazza del maggio '68Per i giovani di mezzo mondo, da quegli anni in poi, niente fu più lo stesso...

     

     

    L'AUTORE: Luciano Boero è nato a Monchiero (CUNEO) il 9 marzo 1948. Enologo, è stato dipendente per moltissimi anni di una notissima casa torinese produttrice di vermouth, liquori e spumanti. Da sempre appassionato di musica (suo padre, sassofonista, lo instradò fin da piccolo all'amore per il pentagramma), ha militato in diverse formazioni musicali.

    Dopo l’esordio negli anni ’60 come chitarrista e voce nel gruppo “Gli Scoiattoli”, si unisce successivamente come bassista ai “The Sound & Music” e poi, negli anni ’70, è tra i fondatori de “La Locanda delle Fate”, il gruppo di rock progressive con cui realizza l’album “Forse le lucciole non si amano più” , seguito poi da “Homo Homini Lupus” e da "The missing fireflies".

    Nel frattempo si dedica alla composizione in collaborazione con l’astigiano Danilo Amerio: dal sodalizio scaturiscono numerosi brani, in parte inseriti negli album interpretati dallo stesso Amerio tra i quali “Lato Latino”, “ Case di Ringhiera”, “Dammi un Segno”, in parte registrati da altri artisti, come “Donna con te” interpretata da Anna Oxa al Festival di Sanremo nel ’90 e “301 Guerre fa”, inserito nell’omonimo album di Pierangelo Bertoli. Luciano Boero e il Beat: bassista storico della Locanda delle Fate, negli anni '60, l'epoca d'oro del "Beat", militava in un piccola band albese chiamata "Gli Scoiattoli", che seguiva la nuova moda musicale e di costume introdotta dai Beatles e dai Rolling Stones.

    A distanza di tanti anni, Luciano ha raccolto i suoi ricordi e ne ha fatto un libro. Un tuffo nel passato, quindi, fatto di musica, di canzoni che hanno fatto sognare chi ha superato gli ..anta, che ha il colore variopinto delle chitarre elettriche,  degli abiti Carnaby Street, dei capelli lunghi, delle minigonne di Mary Quant, dei Piper, degli Hippies, delle ragazzine "groupies" ante litteram, delle prime pulsioni giovanili e della presa di coscienza che portò ai movimenti giovanili del '68.

    L'ambiente in cui il libro è maturato a le radici nelle sue esperienze musicali, di come si creò l'anello che lo portò ad essere, insieme ad un altro componente degli "Scoiattoli", tra i soci fondatori della Locanda delle Fate nel 1971. Lo farà avvalendosi non solo delle parole, ma anche della musica!  

    Insieme a Luciano Boero, nuovamente "Gli Scoiattoli", a suonare un campionario del repertorio che facevano negli anni '60.

     

     

    "Gli Scoiattoli"sono:

    Luciano Boero: chitarra acustica ed elettrica, voce

    Gigi Rivella: chitarra elettrica -

    Alberto Canino: basso -

    Mario Sollazzo: batteria e percussioni

     

     

    Casa del Popolo Santa Libera - Via Brofferio, 129 - Asti

     

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