Territorio

    Mercoledì, 17 Maggio 2023 16:30

    Hic et Nunc

    Hic et Nunc è la prima azienda vitivinicola ad entrare nella classifica Great Place to Work Italia

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    Giovedì, 26 Maggio 2022 09:11

    LA PRIMA DELL’ALTA LANGA

    A giugno va in scena LA PRIMA DELL’ALTA LANGA

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    VIGNETI BAVA: degustazione in vigna alla Pieve di Cocconato

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    Venerdì, 16 Ottobre 2020 13:13

    VINO AL CUBO

    LA SINERGIA DI “VENDEMMIA A TORINO - GRAPES IN TOWN E PORTICI DIVINI” E “TORINO WINE WEEK” PER FAR RIPARTIRE IL PIEMONTE

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    Venerdì, 02 Ottobre 2020 16:26

    Ruchè di Ferraris Agricola

    L’anima classica del Ruchè di Ferraris Agricola, il Clàsic DOCG 2019, ottiene il riconoscimento dei Tre Bicchieri 2021

    Pubblicato in enogastronomia
    Venerdì, 01 Maggio 2020 16:16

    Terre Miroglio

     

    L'impegno di Edoardo Miroglio nel settore vinicolo risale agli anni ottanta con l'acquisizione della prestigiosa Tenuta Carretta in Piobesi d'Alba. Il progetto Terre Miroglio riunisce tutte le proprietà vitivinicole della famiglia albese. 

     

    Terre Miroglio supera i 120 ettari di proprietà con le nuove acquisizioni per Alta Langa e Nizza DOCG -

     

    Il patrimonio viticolo di Terre Miroglio, società di proprietà di Edoardo Miroglio, con la moglie Ivana e i figli Marta e Franco,  che in Piemonte comprende le aziende vitivinicole Tenuta Carretta (a Piobesi d’Alba) e Malgrà (a Mombaruzzo), continua a crescere. Prosegue infatti la politica di acquisizioni sia nel Monferrato astigiano che nelle Langhe. Ora è la volta dell’acquisto, da un lato, di 7,5 ettari di terreni a Cissone, nell’area di origine dell’Alta Langa DOCG, dall’altra di 12 ettari a Nizza Monferrato, nella zona di origine del Nizza DOCG.


    Si tratta di due acquisizioni strategiche. La prima viene a consolidare gli investimenti già realizzati nello stesso comune langarolo negli anni scorsi con la costituzione di un polo viticolo di circa 15 ettari di superficie destinati alla produzione del grande brut metodo classico piemontese, mentre per Malgrà si tratta di un fondamentale intervento di ampliamento e di accorpamento dei vigneti già esistenti. Terre Miroglio arriva così a disporre di circa 120 ettari di vigneti di proprietà, dislocati nelle più importanti aree vitivinicole del Piemonte: Langhe, Roero, Monferrato e Alta Langa. 

     

    Da sempre la nostra famiglia lavora, crede e investe sul territorio di questa parte del Piemonte, storicamente attraverso il comparto tessile, e da oltre trent’anni con un impegno diretto e crescente nella produzione di grandi vini” dichiara Ivana Brignolo Miroglio, presidente di Terre Miroglio e coordinatrice, per il Piemonte, dell’associazione nazionale “Donne del vino”: “Il nostro desiderio è ormai da tempo quello di dedicare nuove energie al settore vitivinicolo, puntando sia a tutelare e gestire con attenzione i vigneti - attraverso pratiche sostenibili e rispettose degli equilibri dell’ecosistema – sia a realizzare nuovi impianti nelle aree più vocate, in questo rafforzando sempre più la filosofia di trasformare esclusivamente uve provenienti da appezzamenti di proprietà o in ogni caso condotti direttamente”.

    Il vigneto è l’elemento fondamentale perché è lì che ha origine la qualità del vino - commenta Giovanni Minetti, Amministratore delegato di Terre Miroglio -. Ma le nostre vigne non rappresentano un patrimonio prezioso solo per la produzione vitivinicola. Il riconoscimento Unesco pone l’accento su come includano anche un grande valore culturale, storico e sociale che ognuno di noi ha il dovere di custodire e valorizzare: rappresentano il cuore verde di un territorio verso il quale nutriamo un’immensa gratitudine. 

    In questi anni condizionati dal fenomeno del “riscaldamento globale” stiamo assistendo a una serie di cambiamenti anche dal punto di vista della risposta della vite all’esposizione al sole. Questo ci induce a fare valutazioni diverse da quelle che venivano fatte prima del 2000. Alcuni versanti ritenuti in passato poco adatti alla produzione di vini di qualità sono oggi rivalutati perché in grado di produrre uva meno stressata, con un migliore rapporto tra acidità e zuccheri e una buona maturazione di polifenoli e antociani.

    La vera sfida per noi produttori - prosegue Minetti - è oggi proprio quella di creare valore in un contesto di sostenibilità, un concetto che nasce come risposta al consumo irresponsabile di risorse naturali.  Produrre vino è relativamente facile - conclude Minetti -, mentre produrre un “grande” vino è molto impegnativo, costoso, e richiede molta attenzione ai dettagli. Il nostro metodo è quello di lavorare con passione e credere nel vino come espressione creativa dell’uomo, è interpretare la materia prima che la natura ci mette a disposizione facendo tesoro della tradizione”.

     

    I vigneti dell’Alta Langa -

    Conclusa nel mese di gennaio 2020, l’acquisizione di terreni per circa 7 ettari a Cissone (CN), nella zona di origine dell’Alta Langa DOCG, aumenta in modo significativo la superficie destinata alla produzione di Airali Brut e Airali Pas Dosè, le etichette di Alta Langa di Tenuta Carretta. Il nuovo investimento consente di costituire un polo viticolo di oltre 15 ettari vitati in un unico corpo.

    I vigneti del Monferrato
    I vigneti di proprietà nel Monferrato sono dislocati per oltre il 90% nel comune di Nizza, mentre la parte rimanente ricade nel confinante comune di Mombaruzzo (AT), dove ha anche sede la cantina Malgrà. Siamo nell’area di eccellenza per l’origine di grandi vini a base barbera. Tre gli appezzamenti di maggior rilievo: Mora di Sassi per la produzione del Nizza riserva, Gaiana per la produzione del Nizza. E Cugnexio per la produzione del Moscato d’Asti. Con l’acquisizione di circa 12 ettari, di cui 9 già vitati, tutti nel comune di Nizza Monferrato, Malgrà supera i 40 ettari di vigneto in proprietà.

    I vigneti del Roero
    Il Roero è il territorio di Tenuta Carretta, che qui ha la parte più rilevante del suo patrimonio. Si tratta di circa 40 ettari per lo più accorpati in un unico, magnifico appezzamento che si sviluppa ad anfiteatro intorno alla cantina di Piobesi d’Alba. Le uve coltivate sono per la gran parte arneis (per i Roero Arneis Cayega e Canorei), poi nebbiolo (per il Roero Riserva Bric Paradiso), barbera (per il Barbera d’Alba Bric Quercia) e favorita (il nome con cui nel Roero viene chiamato il vermentino). La natura sabbiosa del suolo e il microclima di questa particolare area conferiscono ai vini una grande eleganza e profumi intensi.

    I vigneti delle Langhe: il Barolo
    Si tratta di quattro vigneti per una superficie complessiva di 2,6 ettari, tutti nel Comune di Barolo e tutti sulla prestigiosa collina di Cannubi: qui cresce l’uva destinata alla produzione dei pregiati Barolo Cannubi e Barolo Cannubi Riserva.
    Cannubi è una delle “menzioni geografiche aggiuntive” più prestigiose della denominazione: qui il suolo, l’esposizione al sole e le condizioni microclimatiche concorrono a creare Barolo spesso memorabili. Le caratteristiche del suolo di Cannubi sono uniche, unendo insieme le peculiarità del periodo tortoniano ed elveziano: sabbie calcaree, argilla e limo in misura ideale per la produzione di vini di grande struttura, profumati e freschi.

    I vigneti delle Langhe: il Barbaresco
    Nel Comune di Treiso, in località Sant’Alessandro, si trovano le vigne di Cascina Bordino: 6,5 ettari che occupano un versante collinare dalle forti pendenze. I crinali di Cascina Bordino producono uve nebbiolo destinate all’omonimo Barbaresco Riserva, un vino che fa di eleganza e complessità i suoi caratteri distintivi. All’estremo Nord del territorio comunale di Treiso, in località Garassino, si trovano i vigneti di nebbiolo (3,7 ettari), che danno origine all’omonimo Barbaresco. Garassino è una menzione geografica aggiuntiva di cui Tenuta Carretta ha di fatto il monopolio, vinificandone in esclusiva tutte le uve.

    I vigneti delle Langhe: Nebbiolo d’Alba e Dolcetto d’Alba
    Completano le proprietà di Tenuta Carretta i vigneti in comune di Alba, parte ai confini con Treiso, in località Tavoleto (circa 10 ettari a nebbiolo, dolcetto e moscato), e parte ai confini con Diano d’Alba, alla Cascina Palazzo, in località Madonna di Como, dove ha origine il Dolcetto d’Alba Il Palazzo.

     

    La storia italiana di un'azienda che ha investito nella crescita ed innovazione -

    L'azienda tessile viene fondata ad Alba (Cn) nel 1947 da Giuseppe Miroglio, figlio di Carlo e Angela, commercianti di stoffe a fine dell'800.
    Giuseppe Miroglio inizia l'attività industriale con l'inserimento nella produzione di tessuti di seta, installando i primi telai. Il Gruppo Miroglio, è un eccellenza piemontese ed italiana, una realtà industriale presente in 34 Paesi, con 5.500 dipendenti e 4 stabilimenti produttivi. Miroglio Fashion si suddivide con i brand conosciuti come: Motivi, Oltre, Elena Mirò, Fiorella Rubino.
    Miroglio Textile è leader europeo con la stampa tessuti e carta transfer. Ricordiamo che durante l'emergenza Covid19, l'azienda si è impegnata nella produzione e fornitura di mascherine ed ha messo a disposizione Villa Garassino (Tenuta Carretta) ai medici dell’ospedale di Verduno.

     

    Terre Miroglio’s property counts more than 120 hectares with the new acquisitions for the Alta Langa and Nizza DOCGs -

     

    The winegrowing heritage of Terre Miroglio, a company owned by Edoardo Miroglio – together with his wife Ivana and their children Marta and Franco – located in Piedmont and which includes the wineries of Tenuta Carretta (in Piobesi d’Alba) and Malgrà (in Mombaruzzo), continues to grow. Indeed, their acquisition strategies has continued both in the area of Asti Monferrato and in the Langhe. This time, we witness the acquisition of a 7.5-hectare land in Cissone, in the area of origin of the Alta Langa DOCG, and another one of 12 hectares in Nizza Monferrato, in the area of origin of Nizza DOCG.
    These are two strategic acquisitions. The former aims to consolidate the investments made in recent years in the same town in Langhe with the establishment of a winegrowing area of about 15 hectares for the production of great Piedmont Traditional Method brut; as for Malgrà, it marks an important operation of expansion and consolidation of existing vineyards. Thus, Terre Miroglio’s vineyards count about 120 hectares, located in the most important wine areas of Piedmont: Langhe, Roero, Monferrato and Alta Langa.

    “Our family has always worked, believed and invested in the territory in this part of Piedmont: historically in the textile sector, and for the past thirty years, with a direct and growing commitment in the production of great wines” says Ivana Brignolo Miroglio, President of Terre Miroglio and the Piedmont coordinator for the national association “Donne del vino”: “We have long desired to bring new energy to the wine sector, aiming to protect and carefully manage the vineyards – through sustainable practices that respect the balance of the ecosystem – and grow new plants in the most suitable areas, increasingly strengthening our philosophy of processing grapes that exclusively come from our plots or those that we directly manage”.

    “The vineyard is the essential element, because it is where the quality of wine comes from – observes Giovanni Minetti, CEO of Terre Miroglio – But our vineyards are not only valuable for wine production. The recognition from UNESCO emphasizes their immeasurable cultural, historical and social value, which all of us has the duty to protect and strengthen: they represent the green heart of a territory to which we are immensely grateful.
    These past few years, with the phenomenon of “global warming”, we have witnessed some changes also in terms of how the vines react to sun exposure. This has led us to make new assessments, different from those made before the 2000s. Some hills that were once considered not suitable for the production of quality wines are now re-evaluated because they are able to yield less stressed grapes, showing a better balance between acidity and sugar levels, and ensure a good maturation of polyphenols and anthocyanins.
    The real challenge for us producers today – continues Minetti – is to be able to create value within the context of sustainability, an idea that acts as an alternative to the irresponsible consumption of natural resources. Making wine is relatively easy – concludes Minetti – but making “great” wine is very challenging, expensive, and it requires great attention to detail. Our method consists in working with passion, believing that wine is a creative expression of man, and in interpreting the raw material given by nature while treasuring tradition”.

    The vineyards of Alta Langa

    Completed last January 2020, the acquisition of a 7-hectare land in Cissone (CN), in the area of origin of the Alta Langa DOCG, significantly increases the area for the production of Airali Brut and Airali Pas Dosè, the Alta Langa labels of Tenuta Carretta. This new investment enables the establishment of a winegrowing area of more than 15 hectares cultivated altogether.

    The vineyards of Monferrato
    90% of the vineyards in Monferrato are located in the municipality of Nizza, while the remaining part are in the neighbouring town of Mombaruzzo (AT), where Malgrà winery can also be found. We are in the area where great Barbera-based wines come from. There are three main plots: Mora di Sassi for the production of Nizza Riserva, Gaiana for the production of Nizza and Cugnexio for the production of Moscato d’Asti. With the acquisition of about 12 hectares, of which 9 are already planted with vineyards, all located in Nizza Monferrato, Malgrà’s vineyards now count more than 40 hectares.

    The vineyards of Roero
    Roero is the home of Tenuta Carretta, where most of its property can be found. The property is around 40 hectares merged into a single, grand plot of land that envelopes the winery in Piobesi d’Alba like an amphitheatre. The grapes grown are mostly Arneis (used to make Roero Arneis Cayega and Canorei), Nebbiolo (for Roero Riserva Bric Paradiso), Barbera (for Barbera d’Alba Bric Quercia) and Favorita (which is Vermentino’s name in Roero). The sandy soil and the particular microclimate of this area endow wines with great elegance and intense aromas.

    The vineyards of Langhe: Barolo
    These are four vineyards with a total area of 2.6 hectares, all located in the municipality of Barolo on the prestigious Cannubi hill: here, the grapes destined for the production of the outstanding Barolo Cannubi and Barolo Cannubi Riserva grow.
    Cannubi is one of the most esteemed MGAs of the entire denomination: soil, sun exposure and microclimatic conditions come together to create remarkable Barolo wines. The soil of Cannubi is unique, combining the distinctive features of the Tortonian and Helvetian periods: limestone sands, clay and silt are put together in ideal amounts to produce well-structured, fragrant and fresh wines.

    The vineyards of Langhe: Barbaresco
    In the municipality of Treiso, specifically in Sant’Alessandro, the vineyards of Cascina Bordino can be found: 6.5 hectares located along a very steep hill. The ridges of Cascina Bordino grow Nebbiolo grapes for the Barbaresco Riserva bearing its name, a wine distinguished by its elegance and complexity. On the far north of Treiso, in Garassino, there are Nebbiolo vineyards (3.7 hectares) that yield the grapes destined for the Barbaresco of the same name. Tenuta Carretta has monopoly over the Garassino MGA, exclusively vinifying all of its grapes.

    The vineyards of Langhe: Nebbiolo d’Alba and Dolcetto d’Alba
    The property of Tenuta Carretta is completed by the vineyards in Alba, in part located on the border with Treiso, in Tavoleto (around 10 hectares planted with Nebbiolo, Dolcetto and Moscato), and in part on the border with Diano d’Alba, at Cascina Palazzo, in Madonna di Como, where Dolcetto d’Alba Il Palazzo comes from.

    www.terremiroglio.com

    Terre Miroglio srl

    Loc. Carretta, 2

    12040 Piobesi d’Alba (Cn)

     

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