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    Giovedì, 03 Ottobre 2013 10:11

    Osterie d’Italia 2014

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    Osterie d’Italia 2014 -

    In libreria la storica guida di Slow Food con interessanti novità

     

     

     OSTERIE D'ITALIA 2014 -

     

    Osterie d’Italia 2014, la guida di Slow Food Editore che fotografa l’Italia e le sue tavole, presentata a Bra in occasione di Cheese 2013.

    Le osterie che hanno un orto di proprietà e quelle che propongono menù vegetariani tra le novità della nuova guida Osteria d'Italia 2014. «Per raccontare piatti che attingono alle radici della cucina di territorio italiana, aiutandoci a riscoprire il gusto di ricette preparate con ingredienti troppo spesso dimenticati», confermano i curatori della guida SlowFood, che come sempre si avvalgono di una rete di collaboratori che conoscono perfettamente il territorio in cui vivono.

     

    La crisi ha portato con sé nuovi paradigmi, nuove riflessioni sul rapporto tra cibo e ambiente che hanno indirizzato a nuove scelte a tavola, trasformandole in stile di vita. «Ed è qui che i criteri alla base della nostra guida, rapporto tra qualità e prezzo (conto sotto i 35 euro), cucina di tradizione e qualità dell’accoglienza, diventano di sempre maggiore attualità», concludono i curatori Bolasco e Signoroni.

     

    I locali presenti in guida sono segnalati da simboli ormai familiari: la Chiocciola per le osterie che più di altre entusiasmano per ambiente, cucina, accoglienza, assegnata quest’anno a 232 locali, la Bottiglia, per quelle con una proposta di vini articolata e rappresentativa della regione, il Formaggio, per i locali che presentano la migliore selezione di caci. Segnalazioni particolari sono riservate ai locali accessibili ai disabili, quelli che aderiscono al progetto Alimentazione Fuori Casa dell’Associazione Italiana Celiachia e a quelli che aderiscono al progetto dell’Alleanza tra cuochi e Presìdi Slow Food, la rete di chef impegnati ad avere nel menù almeno tre prodotti dei Presìdi e a menzionare il nome dei produttori.

     

     

    Ristoranti ma non solo: indicati anche i bar e le pasticcerie per una sosta piacevole, i negozi e gli artigiani dove acquistare specialità gastronomiche locali.

    Fanno il loro ingresso in guida nuovi simboli:

    • l’Annaffiatoio che indica le osterie con un orto di proprietà
    • l’Insalatiera, per i locali che propongono menù vegetariani

     

    Non mancano gli Oltre alle Osterie, locali che propongono ricette simbolo della tradizione e del territorio ma in ambienti eleganti e con un conto più elevato rispetto al nostro limite di 35 euro.

    Seguono gli Scelti per Voi, con i piatti più significativi dell’enogastronomia regionale e le osterie in cui provarli. Alla fine di ogni regione, pratici consigli per scoprire gli arrosticini abruzzesi, per trovare le osmize sul Carso e trovare i veri trippai fiorentini.

     

    Il primato dei locali chiocciolati va quest’anno alla Toscana con 25 osterie, seguita da Piemonte e Veneto con 23, Campania con 19, Lazio e Lombardia con 18, Emilia Romagna con 14, Sicilia e Friuli Venezia Giulia con 13, Puglia con 10, Liguria con 9, Trentino con 7, Abruzzo e Alto Adige con 6, Basilicata e Marche con 5, Sardegna e Umbria con 4, Calabria e Cantone Ticino con 3, Molise con 2 e Valle d’Aosta con una chiocciola.

     

    Sfogliando le pagine piemontesi di Osterie d’Italia si nota come sia in atto la tendenza a ripristinare in forme moderne caratteristiche antiche. Sono di gran moda, per esempio, forni programmati per basse temperature che danno risultati paragonabili alle stufe a legna, su cui le massaie di una volta lasciavano mitoné per ore le pietanze.

    Non solo: in case e osterie sono ricomparsi i potagé dei nonni, perfetti per fare sobbollire a lungo minestre, stracotti, stufati; ci si può cuocere, a bagnomaria, anche il bonet, budino langarolo assurto a fama pressoché universale. E la preferenza per le cotture prolungate ha rinverdito la fortuna del brasato piemontese, nel quale tutt’al più si sostituisce l’impegnativo Barolo con una Barbera.

     

    Osterie d’Italia 2014 -

    Il sussidiario del mangiarbere all’italiana:

    Curatori: Marco Bolasco, Eugenio Signoroni

    Pagine: 926

    Prezzo: 22 euro

    I numeri: 1709

    Locali segnalati 232 - Chiocciole 200 - Locali del Buon formaggio 392 - Locali rinomati per i vini 359 - Locali con orto di proprietà 315 - Locali che propongono un menù vegetariano 153. 

    Nuove segnalazioni rispetto all’edizione 2013:

    I locali inseriti nelle sezioni: 78

    Oltre alle Osterie: 397

      

    Collaboratori Piemonte -

    I locali recensiti: 164

    Segnalati dalla Chiocciola: 23

    Locanda dell’Olmo - Bosco Marengo (Al) - Il Moro - Capriata d'Orba (Al) - Bianca Lancia dal Baròn - Calamandrana (At) - Violetta - Calamandrana (At) - Da Marisa al Castello - Castell'Alfero (At) - Madonna della Neve - Cessole (At) - Del Belbo da Bardon - San Marzano Oliveto (At) - Osteria dell’Arco - Alba (Cn) - Boccondivino - Bra (Cn) - Marsupino - Briaglia (Cn) - La Torre - Cherasco (Cn) - Ristorante del Mercato da Maurizio - Cravanzana (Cn) - Roma - Cuneo - Rosso Rubino - Dronero (Cn) - Cantina dei Cacciatori - Monteu Roero (Cn) - Osteria Alpino - Paesana (Cn) - Osteria della Pace - Sambuco (Cn) - La Coccinella - Serravalle Langhe (Cn) - Lou Sarvanot - Stroppo (Cn) - San Bernardo - Verzuolo (Cn) - La Taverna di Fra Fiusch - Moncalieri (To) - Antiche Sere - Torino - Consorzio - Torino

    La presentazione di Osterie d’Italia 2014 è stata organizzata con il sostegno di Gruppo Italiano Vini, Pasta Delverde, Philips, Prosciutto crudo Antica Pieve, Trentino Spa, Unipol.

     

    www.slowfood.it

     

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