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Martedì, 25 Marzo 2014 17:56

Baladin è il Birrificio dell’Anno 2014: premiata a Rimini la birra artigianale del Piemonte

Scritto da REd

"Birra dell’Anno", il concorso che premia l’eccellenza delle birre artigianali italiane 

 

 

Con una serata di gala condotta da Tinto (Decanter, Rai-Radio2) si è conclusa qualche giorno fa, a Rimini Fiera, la IX edizione di Birra dell’Anno, il concorso che premia le migliori birre artigianali italiane organizzato da Unionbirrai (www.unionbirrai.it). Oltre 600 le birre pervenute al concorso organizzato da Unionbirrai e sottoposte al giudizio di 40 esperti internazionali.

 

Settantanove le birre premiate in 26 categorie: BALADIN ancora una volta il migliore; TEO MUSSO, re della birra artigianale italiana e padre del marchio piemontese, bissa nel 2014 il titolo che fu suo l’anno scorso di “Birrificio dell'anno”. Il premio, che va al produttore con la migliore sommatoria di punteggi, è stato consegnato da Tinto, che premia l’eccellenza in fatto di birre artigianali italiane a livello mondiale, presso gli spazi di RIMINIFIERA.

 

Già, perché come si è evinto dai paesi di provenienza dei 40 giudici chiamati nella città romagnola, per una due giorni di tasting session a porte chiuse, qui si è consacrata l’internazionalità del prodotto brassicolo e artigianale italiano, nonché la professionalità di quanti hanno scelto di fare impresa in un settore in forte ascesa oramai da qualche anno. Uno dei pionieri di tutti i craftbrewers si conferma dunque il più alto punto di arrivo in termini di qualità, unico ed esclusivo criterio di giudizio per il contest promosso da UNIONBIRRAI.

 

L’associazione nazionale che riunisce oltre 300 tra birrifici, degustatori e semplici appassionati, ha visto la partecipazione di 123 produttori per un totale di 621 birre pervenute. Per ognuna delle 26 categorie (“Italian Lager”, “Golden Ale”, “Kolsch”, eccetera..), la giuria ha decretato ben 3 vincitori, 79 riconoscimenti in tutto da cui emerge chiara una nuova geografia birraria: Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna sono le regioni con più alto numero di ‘medaglie’.

 

Degna di nota anche la partecipazione dei birrifici del Sud, in maggior numero rispetto agli anni passati, tra cui spiccano in particolare quelli sardi e quelli pugliesi. Per la prima volta quest’anno una categoria è stata dedicata alle birre con mosto d’uva, un fenomeno in crescita tra i birrifici nazionali che riscuote successo soprattutto tra i consumatori all’estero. Molte le birre con ingredienti locali e a km 0 (frutta, fichi d’india, castagne, spezie, fiori).

 

Un altro momento importante è stata la presentazione di un progetto di filiera di produzione di orzo coltivato in Italia e maltato in Germania. Si creerà in sostanza una via dell’orzo che lega per la prima volta agricoltori nostrani e maltatori esteri. Il palcoscenico sotto lo scenografico lucernario a cupolone della Hall sud di Rimini Fiera è servito infine per anticipare ai convenuti l’atteso BEER ATTRACTION- International Craft Breweries Show, evento di respiro internazionale che si svolgerà in questi stessi spazi nel 2015, coinvolgendo birrifici indipendenti di ogni parte del globo e che promette di essere la grande vetrina del mondo brassicolo artigianale.

 

Unionbirrai opera da 13 anni a tutela della birra artigianale italiana. Fondata nel 2001,Unionbirrai è più di una singola associazione di birrifici indipendenti o di appassionati o di degustatori di birra. Rappresenta l’agorà, dove i produttori, i publican, chi ha il compito di giudicarla e chi, fondamentalmente, la consuma e sostiene tutto il movimento, si incontrano, affinché la birra viva di qualità e sia sempre una realtà dinamica e non una mera speculazione commerciale.

 

 

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