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Giovedì, 30 Marzo 2017 08:06

VENTO: A COLPI DI PEDALE E PAESAGGIO

Scritto da Piemonte Terra del Gusto

Il progetto del Politecnico di Milano della dorsale cicloturistica che lega Venezia a Torino lungo il fiume Po

 



VALORIZZARE LE RISORSE NATURALI CHE CARATTERIZZANO IL PAESAGGIO ITALIANO

La valle del fiume Po è ricca di storia, tradizioni, architetture, colture tipiche, produzioni eno-gastronomiche di qualità.

Il progetto VENTO si propone l'obiettivo di creare una sinergia tra territorio e turismo a "misura d'uomo", in una forma di turismo ecologico in Italia, dove mancano infrastrutture leggere percorribili in bicicletta, mezzo che porterebbe molti benefici sia per l'occupazione e le economie nei settori della ricettività, della ristorazione, della cultura, del commercio, dell'artigianato, del paesaggio.

 

VENTO è il progetto di una dorsale cicloturistica da Venezia a Torino lungo il fiume Po, lunga 679 km, che il Politecnico di Milano ha lanciato nel 2012. Nel 2015, dopo quattro campagne d'incontri e partecipazione sul territorio (i VENTO Bici Tour) e numerosi incontri a Roma, il progetto VENTO è entrato in Legge di Stabilità (Legge n.208 del 28/12/2015) e il 27 luglio 2016 è stato finalmente firmato un Protocollo d'Intesa tra le quattro regioni del Po: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e i Ministeri delle Infrastrutture e dei Beni e delle attività culturali e del turismo

 

Grazie a VENTO ora è una delle quattro ciclabili prioritarie per la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche, insieme alla Ciclovia del Sole (Verona-Firenze), alla Ciclovia dell'acquedotto pugliese (da Caposele a Santa Maria di Leuca) e al Grande raccordo anulare delle biciclette di Roma (GRAB). A breve, al progetto VENTO dovrebbero essere destinate le risorse per avviare la fase di progettazione di fattibilità tecnico economica.

 

VENTO ha richiesto un notevole sforzo tecnico perché ipotizza un percorso sicuro, una ciclovia di qualità e non un semplice itinerario segnalato. Si tratta di una pista ciclopedonale che avrà una larghezza media di circa 2,5 m e sarà percorribile in sicurezza da persone di tutte le età e abilità. Il cicloturismo di VENTO è aperto a tutti, soprattutto a chi non ha consuetudine con la bicicletta. Dal punto di vista del tracciato, la dorsale cicloturistica si appoggia per il 68% del tracciato sugli argini maestri del Po; manufatti già esistenti e pronti per essere utilizzati come assi ciclabili, un balcone naturale sui paesaggi del grande fiume.

 

Tra le sfide del progetto VENTO, vi è quella di saper produrre nuova occupazione, facendo leva su un uso intelligente delle risorse naturali, paesaggistiche, materiali e immateriali. Il cicloturismo è una risposta possibile. Il settore della bicicletta, rispetto ad altri legati alla mobilità (nautica, aviazione, auto), garantisce maggiore occupazione: 1 milione investito nel settore bici genera 4,9 posti di lavoro; nella nautica 4,1; nell'aviazione 3,9; nel settore auto 1,6. Oggi il cicloturismo in Europa conta in media 1 addetto ogni 1.000 abitanti; in Germania se ne contano 2,2 ogni 1.000 abitanti, ma in Italia solo 0,2. Nei paesi a nord delle Alpi, in generale, la cultura della bicicletta è un patrimonio identitario e le due ruote sono divenute una branca importante dell'economia. 

Il cicloturismo con il suo movimento leggero sul territorio è in grado di rivitalizzare le aree interne del Paese. Aprirsi a questo tipo di progettazioni è una sorta di rivoluzione culturale per offrire prospettive di sviluppo green al Paese e alle sue aree più interne e belle, a costo contenuto ed alto tasso di sostenibilità.

 

Fonte: www.progetto.vento.polimi.it

VENTO. La rivoluzione leggera a colpi di pedale e paesaggio (Corraini Edizioni, 2015)

VENTO è un progetto senza committente, nato nel 2010 in un Dipartimento universitario (Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano) grazie a un gruppo multidisciplinare di ricercatori che si occupano di territorio e di urbanistica, pianificazione ambientale, tutela dei suoli e del paesaggio, mobilità sostenibile e spazio pubblico. Un progetto "offerto al territorio" nel rispetto di quello spirito di servizio civile che le istituzioni possono ancora avere in questo Paese.

Paolo Pileri, responsabile scientifico del progetto, è professore associato di progettazione e pianificazione urbanistica al Politecnico di Milano. Alessandro Giacomel, architetto, e Diana Giudici, urbanista, fanno parte del gruppo di ricerca VENTO fin dal suo esordio e dal 2016 ne fanno parte anche Camilla Munno, urbanista, e Rossella Moscarelli, architetto. In questi oltre cinque anni di attività hanno collaborato al progetto VENTO oltre 15 persone, giovani laureati in ingegneria ambientale oltre che architettura e urbanistica, che hanno saputo dare il loro prezioso contributo al progetto.

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