arte

    Mercoledì, 16 Settembre 2020 12:13

    HERBARIUM VAGANS

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    I disegni itineranti tra botanica e arte 

     

     

    Herbarium vagans è una grande mostra itinerante. Partecipano artisti italiani e internazionali che hanno ritratto erbe e fiori che crescono tra Alpi e Prealpi. L’erbario vagante si sposta dalle vette dell’Ossola sul lago d’Orta, Orta San Giulio, Ameno e Miasino. In un momento così complesso come quello che stiamo vivendo, la voglia è quella di continuare a fare cultura cercando soluzioni intelligenti, anche in tempi di Covid. Le opere di Herbarium vagans sono esposte all’esterno su grandi pannelli: sono sempre accessibili e si possono vedere quando e come si vuole.


    Le 46 opere in mostra sono divise in due sezioni. La parte che vede coinvolti i pittori botanici nasce grazie alla collaborazione con Floraviva, l’Associazione italiana pittori botanici che riunisce i più qualificati interpreti in Italia di questa particolare tecnica, tra arte e scienza. Nella seconda sezione artisti contemporanei, italiani e stranieri, che hanno, ognuno secondo il proprio stile e tratto, reinterpretato erbe e fiori di alta e media montagna.

     

    Herbarium vagans fa parte del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Culturale Asilo Bianco. Le attività di questo primo anno hanno come focus le erbe officinali e i cambiamenti climatici sulle Alpi. Un binomio particolare e importante: la riflessione sui cambiamenti climatici parte anche dalla consapevolezza che piante mediterranee e quindi non autoctone come l’elicriso, il rosmarino, il gelsomino, crescano ormai molto bene (se coltivate) anche in ambiente prealpino e, a volte, addirittura alpino. Gli erbari essiccati, compilati in Europa a partire dalla fine del XV secolo, sono documenti utilissimi e incredibili per comprendere i cambiamenti climatici che hanno interessato determinate aree geografiche negli ultimi cinque secoli. Grazie al confronto con le specie attuali è possibile indagare le caratteristiche delle piante del passato, le condizioni in cui sono cresciute e le eventuali mutazioni che hanno messo in atto per adattarsi ai diversi climi. Erbari più o meno “vaganti” che strizzano l’occhio a Darwin.

     

    Luoghi affascinanti e scorci pittoreschi: sono i centri storici di tre piccoli paesi tra lago e montagna da percorrere e scoprire inseguendo le opere esposte. La scommessa di Herbarium vagans è riscoprire luoghi e profumi, piccoli angoli dimenticati, nomi e colori di piante e fiori che spesso si incontrano durante le nostre passeggiate. E il catalogo della mostra è un tassello in più: l’osservatore trova informazioni, riferimenti e curiosità nei testi a cura di Valeria Tantardini, erborista, che spiegano con passione e intelligenza la storia e l’utilizzo di ogni erba disegnata.

    A Orta San Giulio si potrà assaggiare il gusto di gelato “Herbarium” presso la gelateria Arte del gelato e la pizza dedicata presso il ristorante Il Pozzo. Il programma di Di-Se prosegue inoltre anche all’interno dell’undicesima edizione di Corto e Fieno – Festival del cinema rurale con un focus su cortometraggi di animazione sabato 3 ottobre a Omegna e domenica 11 ottobre a Miasino.

     

    Unwasted Project continua a Macugnaga nella vetrina della Contemporary Gallery di Casa Burgener, via Ferdinando Imseng 3. In mostra i gioielli di Enrica Borghi ed Emanuela Burgener realizzati con materiali di scarto e pietre preziose. Unwasted Project nasce dall’incontro tra arte e artigianato di altissimo livello e tra due donne che sono cresciute ai piedi del Monte Rosa.

    Enrica Borghi è artista eclettica che dagli anni ‘90 lavora con plastica e materiali di recupero per trasformare in bellezza ciò che è scarto. Emanuela Burgener è fondatrice di Margherita Burgener, importante brand di alta gioielleria di Valenza. Il risultato di questo felice e alchemico incontro sono pezzi unici, sintesi creativa di materiali destinati a essere gettati e pietre preziose.

    Alcuni gioielli sono ispirati alla achillea montana (Achillea millefolium), pianta medicinale che, da sempre, appartiene alla tradizione delle genti di montagna. Resistente e coraggiosa, l’achillea cresce e fiorisce vicino al ghiacciaio. Un gioiello che racconta una storia e che lancia una sfida, ricordandoci lo scioglimento dei ghiacciai, quello del Rosa in primis. Una riflessione sui cambiamenti climatici, un percorso che continuerà anche nei prossimi mesi e che ci vuole portare, come fa Herbarium vagans, a una nuova, reale e solida consapevolezza ambientale.

     

    Gli artisti di Herbarium vagans                

    Artisti contemporanei
    Rojna Bagheri | Cardo mariano
    Geetika Singh Barghava | Genziana gialla
    Sara Boccaccini Meadows | Iperico
    Massimo Caccia | Iperico
    Michael Cailloux | Natura alpina
    Daniele Catalli | Elicriso
    Sara Conti | Garofano
    Antonio De Luca | Pero corvino
    Luca Di Sciullo | Stella alpina
    Giacomina Ferrillo | Melo selvatico
    Matteo Giuntini | Ginepro
    Marie Antoinette Gorret | Papavero comune
    Andrea Guerzoni | Felce maschio
    Maura Milani | Epilobio
    Riccardo Monte | Larice
    Elisa Mossa | Fusaggine
    Marta Nijhuis | Assenzio
    Graziana Piantanida | Finocchio
    Refreshink | Tarassaco
    Luisa Rivera | Genziana gialla
    Alessandra Romagnoli | Rosa canina
    Paolo Stefanelli | Erba Mottolina
    Paola Tassetti | Arnica
    Marina Terauds | Menta piperita
    Gosia Turzeniecka | Lavanda
    Carlo Valsesia | Gelsomino
    Walter Visentin | Timo
    Ilaria Zanellato | Peonia selvatica

    Tavole botaniche
    Ernesta Caterina Albanese | Centauro giallo | Vulneraria
    Renata Bonzo | Acero
    Laura Curioni | Silene di Elisabetta
    Pierino Delvò | Barba di becco
    Claudio Giordano | Semprevivo maggiore
    Margherita Leoni | Rododendro
    Maria Lombardi | Cardo mariano
    Sabrina Luoni | Pulsatilla
    Claudine Pasquin | Ranuncolo
    Angela Petrini | Maggiociondolo
    Silvana Rava | Narciso
    Angelo Speziale | Concordia | Orchidea di Colemann
    Gabriella Tesser | Felce maschio
    Lisa Tommasi | Cirsio lanoso
    Marina Ubertini | Carlina
    Milena Vanoli | Sigillo di Salomone
    Rosanna Verga Simonelli | Campanula serpeggiante

    HERBARIUM VAGANS
    I disegni itineranti tra botanica e arte
    si spostano sul lago d’Orta

    Artisti contemporanei
    Rojna Bagheri | Cardo mariano
    Geetika Singh Barghava | Genziana gialla
    Sara Boccaccini Meadows | Iperico
    Massimo Caccia | Iperico
    Michael Cailloux | Natura alpina
    Daniele Catalli | Elicriso
    Sara Conti | Garofano
    Antonio De Luca | Pero corvino
    Luca Di Sciullo | Stella alpina
    Giacomina Ferrillo | Melo selvatico
    Matteo Giuntini | Ginepro
    Marie Antoinette Gorret | Papavero comune
    Andrea Guerzoni | Felce maschio
    Maura Milani | Epilobio
    Riccardo Monte | Larice
    Elisa Mossa | Fusaggine
    Marta Nijhuis | Assenzio
    Graziana Piantanida | Finocchio
    Refreshink | Tarassaco
    Luisa Rivera | Genziana gialla
    Alessandra Romagnoli | Rosa canina
    Paolo Stefanelli | Erba Mottolina
    Paola Tassetti | Arnica
    Marina Terauds | Menta piperita
    Gosia Turzeniecka | Lavanda
    Carlo Valsesia | Gelsomino
    Walter Visentin | Timo
    Ilaria Zanellato | Peonia selvatica

    Tavole botaniche
    Ernesta Caterina Albanese | Centauro giallo | Vulneraria
    Renata Bonzo | Acero
    Laura Curioni | Silene di Elisabetta
    Pierino Delvò | Barba di becco
    Claudio Giordano | Semprevivo maggiore
    Margherita Leoni | Rododendro
    Maria Lombardi | Cardo mariano
    Sabrina Luoni | Pulsatilla
    Claudine Pasquin | Ranuncolo
    Angela Petrini | Maggiociondolo
    Silvana Rava | Narciso
    Angelo Speziale | Concordia | Orchidea di Colemann
    Gabriella Tesser | Felce maschio
    Lisa Tommasi | Cirsio lanoso
    Marina Ubertini | Carlina
    Milena Vanoli | Sigillo di Salomone
    Rosanna Verga Simonelli | Campanula serpeggiante

     

     

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